Uno di quei viaggi irripetibili, in cui nessuno ti accompagna. Nessuno ti saluta alla partenza. Nessuno, quando torni, ti chiede di raccontare cosa hai visto o provato. E quando te lo ricordi davvero, quel viaggio, quando ci ripensi, può accadere che non ci sia neppure più chi ti aveva accolto al termine di quel gesto ascensionale così vertiginoso e inatteso, chi, quella fronte, te l’aveva offerta come mai nessun altro. (Controvento, Federico Pace)