Hai visto anche tu quello che ho visto io? Che quello che sento battere in me, che senti battere in te, è il cuore del mondo? Che ogni cosa tocca ogni altra cosa, e l’amore raggiunge anche gli anfratti più bui, dove non sopravvive alcuna luce? (S. Silva, Amore…

C’è un piacere particolare nel ritagliare abitudini minime da radicali cambiamenti, ricavare rifugi di identità in un paesaggio irriconoscibile. (M. P. Ottieri, Amore nero)

Il cuore batteva, batteva sempre. Morire non era più facile che vivere. (R. Gary, Educazione europea)

Separarsi dalle persone che sono state importanti significa rinunciare anche ad una parte di noi stessi, a ciò che avremmo potuto essere. (B. Schlink, I colori dell’addio)

Il nostro tempo, il tempo che scorre mentre viviamo, prima c’è, poi non c’è più. Ma il prima ed il poi non sono nulla in quei momenti. Non esistono. (R. Cotroneo, Loro)

C’è un giardino chiaro, fra mura basse, di erba secca e di luce, che cuoce adagio la sua terra. E’ una luce che sa di mare. Tu respiri quell’erba. Tocchi i capelli e ne scuoti il ricordo (C. Pavese, Estate)

E’ sempre strano tornare a vedere che un posto è andato avanti senza di te. (G. Sardar, Papaveri di fuoco)

Coltivare l’arte non significa solo trovare il tempo, ma avere uno spirito libero da dedicarvi. (M. Currey, Grandi artiste al lavoro)

Osserva il quadro come per leggerci il loro futuro, quello più lontano. La pittura che contamina e prolunga la vita. (A. e C. Berest, Gabriele)

Il passato non è un mare omogeneo da cui si levano voci discordanti: è un magma che continua a riplasmarsi e a prendere vie diverse. (V. Palumbo, La donna che osò amare se stessa)