Il punto in cui si smette di cercare
e ci si dispone a essere trovati,
qualcosa ama il numero dei miei capelli
non sa nome nè storia
ma ha memoria di ogni singolo respiro
ama i battiti nella notte
i denti e i pugni stretti
ama lo spalancarsi delle braccia
nell’affidamento, il precario equilibrio
sull’orlo dei precipizi, e i passi oscillanti
sul lago appena ghiacciato.
Ti salvo. Salvo di te il soccorso
e la spinta, l’immisurabile
e il limite. Mi lascio accogliere
con vigile mutezza
dei piccolo e dei selvatici.
Caduta, ripresa.
Ci sei.
(C. Pandiani, Pane del bosco)